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Visione – programmi - propositi “

…..ma Cristo è tutto in tutti” (Col. 3:11)

Daniele Lolicato & Amalia Diletti

Cari amici, in questi mesi abbiamo visto molte persone avvicinarsi nuovamente alla preghiera, molte persone desiderare di avere una nuova intimità con Dio, altri trovarsi in un mondo evangelico a volte confuso e con idee e concetti molto ristretti. Ma sappiamo bene che non basta amare le persone, amare il corpo di Cristo, amare il sacrificio di Gesù per vedere una chiesa cambiata, una chiesa riformata, una chiesa che conosce appieno la piena e accettevole volontà del Padre per rinnovare ogni giorno le opere che Gesù faceva. Non basta cari amici. Perché il solo sacrificio di un sol uomo ha cambiato ogni cosa (l’universo celeste e quello terrestre); ma Lui ha deciso che sarebbe stato il Suo corpo a continuare il progetto divino. Quindi? Quindi è proprio un corpo cambiato, un corpo rinnovato, un corpo riformato che potrà offrire agli occhi del mondo la presenza di Gesù Cristo in te e in me. Per fare questo Dio suscita un popolo, un nuovo popolo, che intende “rappresentare” il Cristo così come Lui vuole, come la Sua Parola vuole, come lo Spirito Santo ci insegna da così tanto tempo. Noi non siamo chiamati a fare una via perché essa è già stata realizzata; ma siamo chiamati a camminare per questa Via, ad adempiere. Ma prima di approfondire cosa vuole Dio è necessario sapere cosa vogliamo noi l’uno dall’altro: vera sincerità, vera coerenza, vera affidabilità. Se noi abbiamo deciso, attraverso la fede, di entrare nel nuovo patto in Cristo Gesù, allora abbiamo deciso di non parlare male di alcuno, di non litigare, di non giudicare e tutto questo non vuole dire “pieno accordo”, oppure “piena condivisione”, ma posso assicurarvi che è possibile amare un corpo non necessariamente lavorando insieme, ma avendo un unico fondamento e se questo fondamento si chiama Gesù allora apparterrò ad un solo corpo, ad una sola chiesa. Io e Amalia con tutto il nostro cuore intendiamo rigettare contese, diatribe, fra fratelli su interpretazioni bibliche, piuttosto che su argomenti che orientano l’obiettivo su altre vie che non portano alcun frutto se non a colui che tutto questo desidera e intende farlo prevalere nella chiesa del Signore. Io e tu apparteniamo a Cristo e ciò basta per essere in accordo sui principi del Regno, sui principi che fanno tremare e fuggire i demoni, sui principi di vera crescita spirituale. Per tali principi messi in pratica il Signore aggiungeva credenti alla chiesa. Cosa vuole Dio dai suoi figli che mettono in pratica tali principi: EQUIPAGGIARE I SANTI RACCOGLIERE persone PER nuovi cieli e nuova terra Dentro la chiesa si equipaggiano i santi, fuori dalla chiesa si semina per raccogliere; ed è proprio questa la visione: “Predicare il vangelo del regno per ricreare i cuori dei santi; equipaggiarli e fare discepoli”. Il principio che muove una chiesa in movimento è l’Amore di Dio nel credente; l’Amore di Dio è la benzina che produce la fede di applicare tutti i principi spirituali del regno per distribuire nel Suo nome benedizioni per noi e per gli altri. E’ necessario che tale movimento abbia come oggetto la chiamata destinata per ognuno di noi e quindi il dono, il ministerio o qualunque altra cosa che è evidenziata in noi devono essere espressi appieno con l’obiettivo di pregare insieme, chiedere insieme, intercedere insieme, amarci insieme. Questo stare insieme non è legato ad un progetto nel quale tutti dobbiamo essere coinvolti; seppur alcuni di voi verranno chiamati per altre vie diverse da questa; dovremo continuare a pregare insieme, pregare l’uno per l’altro, amarci eternamente, onorarci anche quando non siamo accanto l’uno con l’altro. Io e Amalia abbiamo un sogno che riguarda la chiesa di Gesù e tutte le persone che non lo conoscono ancora; ma per raggiungerli e portarli al regno di Dio non sarà la nostra intelligenza, la nostra capacità, la nostra buona organizzazione, la nostra voglia di fare, ma la nostra intimità con lo Spirito Santo, una guida certa e, ascoltando la sua voce, certamente faremo cose buone in Lui e per Lui. Le cellule di preghiera in casa rimangono e rimarranno sempre il miglior campo di aggregazione geografica, di comunione fraterna più profonda e soprattutto l’inizio di una crescita per l’avanzamento del progetto divino. La domenica deve essere vista come la gioia nello stare tutti insieme, di rivederci tutti per ringraziare Dio della settimana trascorsa. In mezzo un grande lavoro settimanale sia singolarmente che come gruppo; seminare fuori con strategie divine ma con un solo animo, una sola mente ed un solo spirito. Proprio per il tanto lavoro che ci è posto dinnanzi non intendo elencare le tantissime cose che il nostro cuore ed anche il vostro vorrebbero vederne i frutti; ma diamo totale spazio allo Spirito Santo che ci sosterrà nella Via per realizzare i suoi progetti, i suoi programmi e la visione di Dio. Sappiate bene che l’unico legame meraviglioso che abbiamo tra noi è l’Amore di Dio; proprio per questo ogni cambiamento, ogni decisione, ogni diversità che accadrà non toccheranno la nostra anima e la nostra mente; ma ovunque ci troveremo e ritroveremo, come fratelli in Cristo, ringrazieremo sempre il nostro Dio per il nostro lavoro. Un giorno, era il 2005, un caro amico ci ha rilasciato un versetto: Isaia 61 “Lo spirito del Signore Dio è su di me, perché il Signore mi ha consacrato con l'unzione; mi ha mandato a portare il lieto annunzio ai miseri, a fasciare le piaghe dei cuori spezzati, a proclamare la libertà degli schiavi, la scarcerazione dei prigionieri, a promulgare l'anno di misericordia del Signore, un giorno di vendetta per il nostro Dio ,per consolare tutti gli afflitti, per allietare gli afflitti di Sion, per dare loro una corona invece della cenere, olio di letizia invece dell'abito da lutto, canto di lode invece di un cuore mesto. Essi si chiameranno querce di giustizia, piantagione del Signore per manifestare la sua gloria. Ricostruiranno le vecchie rovine, rialzeranno gli antichi ruderi, restaureranno le città desolate, devastate da più generazioni. Da quel giorno abbiamo sempre creduto con tutto il cuore che questa era la nostra santa chiamata, Dio ha anche permesso in questo tempo di rafforzare il nostro spirito, la nostra mente ed anche il nostro corpo verso colui che intende ogni giorno convincerci del contrario. Chiunque ha realizzato pienamente l’aiuto di Dio, chiunque ha sperimentato il Suo conforto, la Sua misericordia, il Suo perdono….chiunque Dio ha inondato e conquistato nel cuore… non può che decidere spontaneamente e volontariamente di ubbidire al Suo comando… il Suo Amore ci costringe… Lui ci chiama ad andare ovunque c’è desolazione e distruzione…ci chiama ad andare ovunque a portare la Sua gioia e la Sua pace, affinché altri possano sperimentare e realizzare la vera Vita… Tutto quello che abbiamo ricevuto da Lui, desideriamo donarlo con semplicità di cuore!

Dio vi benedica

Daniele e Amalia Lolicato

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